[ RECENSIONE ] La ragazza del passato di Amy Gentry | Garzanti

LA RAGAZZA DEL PASSATO di Amy Gentry
240 pagine | €16.90 cartaceo

È una splendida serata estiva in un quartiere di Houston. E a casa Whitaker tutto è tranquillo. Finché qualcuno non bussa alla porta. Sulla soglia compare una ragazza con grandi occhi blu e lunghi capelli biondi. È a piedi nudi. Ha il viso pallido, segnato dalla stanchezza. Ad Anna, però, quel viso è familiare. Non appena allunga le braccia per sorreggerla, ne è certa: è sua figlia Julie, scomparsa otto anni prima. Quella figlia che non vedeva l’ora di riabbracciare è finalmente tornata a casa sana e salva. Ma i dubbi non tardano ad arrivare e ben presto si fanno sempre più insistenti. Anna vorrebbe ignorarli. E invece l’accompagnano ovunque. Con quale coraggio osa solo pensare che quella ragazza spaventata non sia veramente sua figlia? Da madre attenta e premurosa, non può permettere che la minima incertezza faccia vacillare il suo cuore. Eppure c’è qualcosa di diverso in Julie. Piccoli dettagli e comportamenti che non le ricordano sua figlia.
Cosa accade ad una madre quando la figlia oramai perduta bussa improvvisamente alla porta di casa? Le emozioni possono prendere il sopravvento sulla razionalità? Qual è il confine tra illusione e cieca speranza? La ragazza del passato non è propriamente un thriller nel senso più letterale del termine, pur presentando durante la narrazione e a più riprese specifici elementi che caratterizzano il genere in questione. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un romanzo psicologico che si spinge ben oltre la superficie, andando ad indagare nel profondo della psiche umana, mettendo in evidenza punti di forza e fragilità dei suoi personaggi, puntando le luci sull'apparente ritrovata Julie Withaker.

Nell'evoluzione della trama, infatti, l'autrice ci permette di scavare nel passato di una ragazza capace di prendere in prestito identità e caratteri profondamente diversi, spinta da un radicato e istintivo senso di sopravvivenza contro uomini spietati, orrori indicibili e sofferenze patite nel corpo e nello spirito oramai evidentemente compromesso.

Ecco perchè gli esseri umani hanno bisogno di Dio:
perchè i loro simili ( anche i più buoni ) sono soggetti all'errore.

Essenziale e quanto mai centrale è il rapporto che si instaura con Anna. Dapprima immediato, quasi famelico, in parte quasi forzato, per poi sfociare in dubbi, prolungati silenzi ed estenuanti domande che saranno fulcro della seconda parte della narrazione. Anna è una donna complessa e controversa, coraggiosa e fragile. Anna è una madre spezzata da un passato doloroso, testarda e fiera che non si è mai arresa, nemmeno per un solo istante, alla speranza di poter rivedere e abbracciare ancora una volta quella figlia che tutti credevano perduta per sempre. Di questo personaggio ho apprezzato la forza e il temperamento, l'audacia e il coraggio dimostrato in molte occasione che, a ragion veduta, mal si conciliano con altre decisioni, a mio parere francamente indifendibili. E' stato un rapporto contrastato e particolarmente vissuta nella maggior parte della narrazione.

E poi c'è Julie, intensa e misteriosa.
Una ragazza forgiata da cicatrici che non potranno facilmente rimarginarsi, che ha lottato con le unghie e con i denti per gran parte della sua vita, che non conosce il significato di casa, che è caduta e tante volte si è rialzata. Un personaggio enigmatico e seducente in grado di fare breccia nel cuore del lettore, di appassionare e coinvolgere. Se da una parte, quindi, l'autrice pone risalto a figure narrative come Anna e Julie, gli altri personaggi si perdono nel contorno di una storia che vive letteralmente immersa in un'impenetrabile foschia in grado di genere incertezza e crescente confusione. Elementi che, a ben vedere, sono sicuramente utili e funzionali allo scopo perseguito dal romanzo, ma che, a mio personalissimo avviso, potevano essere gestiti con maggiore parsimonia ed accuratezza, magari equilibrando l'intensa foschia a precise schiarite senza, per questo, distogliere la curiosità del lettore, ma anzi incentivandola. 
La ragazza del passato è una lettura ricca ed emotiva, capace di scivolare sotto i vostri occhi come un fiume in piena, travolgendo ogni ostacolo che si frappone tra il suo corso e l'atteso epilogo. Un romanzo psicologico ad ampio spettro in grado di evocare sensazioni ed emozioni apparentemente inconciliabili, ma che risultano essere sfumature cangianti di una trama pittoresca che coinvolge, stravolge e ricompone ogni sua più piccola sfaccettatura. 

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

3 commenti

  1. trovo che il romanzo sia da leggere tutt'un fiato ha tutti gli elementi per essere appassionante

    RispondiElimina
  2. A me personalmente non è piaicuto.. mi ha coinvolta all'inizio, ma poi la trama perde interesse, diventa una specie di biografia della ragazza. Io l'ho trovato fastidioso e noioso, se ci fosse stato un tasto "fast forward" l'avrei usato:)

    RispondiElimina

Powered by Blogger.
Back to Top